Il recente Accordo commerciale interinale tra Unione Europea e Repubblica del Cile, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale UE a fine dicembre 2024, rappresenta un passo importante nelle relazioni economiche tra i due Paesi. Il trattato, in vigore a partire dal 1° febbraio 2025, introdurrà infatti innovazioni significative rispetto al precedente Accordo firmato a Bruxelles nel novembre del 2002.
Tramite un lungo processo di ratifica, in data 7 dicembre 2023, la Commissione Europea ha stabilito in via definitiva l’entrata in vigore della nuova Convenzione Paneuromediterranea (Decisione n. 1/2023), con l’obiettivo di abrogare la Convenzione Paneuromediterranea in vigore dal 2012 (d’ora in poi “Convenzione PEM”), utilizzata quale punto di riferimento per gli accordi di libero scambio preferenziale per gli scambi dell’Area. Con tale decisione viene comunicato che, a partire dal 1° gennaio 2025, la nuova Convenzione sarà l’unico accordo utilizzabile in riferimento alla tematica preferenziale e, unitamente a ciò, viene confermato l’abbandono del periodo “transitorio” che ha visto due Convenzioni PEM coesistere nel medesimo periodo temporale (la Convenzione PEM e la Convenzione PEM “transitoria”, utilizzata quale alternativa a partire da settembre 2021).
Il 6 dicembre 2024, l'Unione Europea e i Paesi del Mercosur – Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay – hanno raggiunto un accordo politico che potrebbe segnare l'inizio di un partenariato commerciale e di investimento innovativo.
In data 8 luglio 2024 l’Agenzia delle Dogane ha emanato la nuova circolare 18/2024, che prende in esame le “Informazioni Vincolanti in materia di Origine” (IVO), in particolar modo introducendo alcune novità nella richiesta e rilascio delle stesse.
Tramite avviso pubblicato in data 11 giugno 2024, l’Agenzia delle Dogane conferma l’entrata in vigore dell’Accordo di Partenariato Economico (APE) fra Unione Europea, da una parte, e Repubblica del Kenya, dall’altra.
L'origine non preferenziale della merce (Made in) costituisce un tema cruciale nell’ambito del commercio estero, poiché comporta potenziali implicazioni in numerosi aspetti relativi alla materia doganale (ad esempio contingenti, divieti, dazi antidumping) ma anche in altri associati all’ambito comunitario (ad esempio la compilazione dei modelli Intrastat).
Tra i numerosi criteri che costituiscono la base normativa dell’origine non preferenziale, un ruolo centrale è assunto dalla cosiddetta “lavorazione sostanziale”.
In data 25 marzo 2024, tramite la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (Serie L 2024/866), è stato pubblicato il testo del nuovo accordo di libero scambio sottoscritto fra Unione Europea e Nuova Zelanda.
Con la pubblicazione della Gazzetta Ufficiale Serie L del 27 novembre 2023, la Commissione Europea ha introdotto il Regolamento (UE) 2023/2663, tramite il quale è stato modificato il Regolamento (UE) 978/2012 relativo all'applicazione di un sistema di preferenze tariffarie generalizzate.
Il Parlamento europeo ha approvato, in data 22 novembre 2023, l’Accordo di libero scambio fra Unione Europea e Nuova Zelanda che era stato concluso lo scorso luglio dopo anni di trattative.
In data 09 luglio 2023, dopo 5 anni di trattative, l’Unione Europea e la Nuova Zelanda hanno sottoscritto l’accordo definitivo di libero scambio tra i due Paesi.
Tramite tale accordo l’Unione Europea mira, in particolare, alla crescita dei rapporti economici, allo sviluppo sostenibile e all’instaurazione di un saldo legame con un partner nella zona Indo-Pacifico.
Con la decisione 1/2023, datata 29 giugno 2023, il competente Consiglio di Associazione ha modificato gli elenchi delle lavorazioni e trasformazioni necessarie per assegnare il carattere di prodotto originario preferenziale a merci ottenute a partire da materiali non originari, nell’ambito dell’Accordo di libero scambio sottoscritto fra UE e America Centrale (Nicaragua, Honduras, Panama, El Salvador, Costa Rica e Guatemala).
In data 19 giugno 2023 si sono conclusi i negoziati tra Kenya ed Unione Europea, con il raggiungimento di un’intesa a procedere per entrambe le parti e la sottoscrizione di un accordo di partenariato economico.
La conclusione dell’accordo comporta un rafforzamento dei già forti legami tra Kenya e UE e favorisce la possibilità di investimenti e di scambi fra i due Paesi; l’obiettivo finale è quello di rafforzare lo sviluppo economico del Kenya e ampliare il volume d’affari del panorama comunitario. Si specifica come l’accordo preveda, al suo interno, una clausola finalizzata al mantenimento di un alto target di sostenibilità, passando dalla protezione del clima e dell’ambiente alla questione dei diritti dei lavoratori.
Con avviso dell’11 maggio 2023, ADM ha comunicato l’integrazione nella banca dati TARIC delle misure, in tema di origine preferenziale, relative ai prodotti importati da Israele.
Nello specifico, la merce prodotta nei territori sottoposti all’amministrazione israeliana dal giugno 1967 (territori occupati) non può beneficiare del trattamento daziario preferenziale al momento dell’importazione all’interno dell’Unione Europea.