In data 14 novembre, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il Regolamento delegato (UE) 2025/2003, che entrerà in vigore dal giorno seguente, atto a modificare l’Allegato I del Regolamento (UE) 2021/821 relativo agli elementi a duplice uso.
Con l’entrata in vigore del Regolamento (UE) 2025/2033, che ha aggiornato il Reg. (UE) 833/2014 nell’ambito del 19° pacchetto di misure contro la Federazione russa, l’Unione europea ha introdotto alcune modifiche settoriali, tra cui quelle all’Allegato XVIII dedicato ai beni di lusso. Il pacchetto prevede anche misure parallele di allineamento nei confronti della Bielorussia, con l’obiettivo di rendere più coerente e capillare il quadro sanzionatorio (Allegato XXV).
Con la sentenza del 16 ottobre 2025, la Corte di Giustizia europea si è pronunciata in materia di importazioni di parti di biciclette di origine cinese e analoghe misure antidumping sulle stesse e in particolare sull’applicazioni operative ad esse collegate.
In data 23 ottobre 2025, sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea i Regolamenti (UE) n. 2025/2033, n. 2025/2037, n. 2025/2039 e n. 2025/2041, con i quali viene introdotto il XIX Pacchetto di misure restrittive nei confronti della Federazione russa e della Repubblica di Bielorussia, modificando rispettivamente i Regolamenti (UE) n. 833/2014, n. 269/2014 e n. 765/2006, relativi alle misure economiche e finanziarie adottate a seguito dell’aggressione militare nei confronti dell’Ucraina.
In data 9 ottobre 2025, con gli Annunci n. 61 e n. 62, il Ministry of Commerce di Pechino (MOFCOM) ha esteso l’obblighi di licenza anche alle società che producono all’estero beni contenenti componenti o tecnologie di origine cinese sottoposti a controllo. A partire da dicembre 2025, le nuove regole cinesi in materia di Export Control interesseranno non solo gli operatori locali, ma anche le imprese di Paesi terzi, compresi gli esportatori europei.
La Commissione europea ha adottato un nuovo Regolamento Delegato per l’aggiornamento degli elenchi di controllo relativi all’esportazione dei prodotti a duplice uso. Si tratta di un intervento atteso, in linea con le politiche di rafforzamento dei controlli strategici già delineate a livello comunitario e nazionale.
La Commissione Europea ha annunciato l’adozione del 19° pacchetto di sanzioni contro la Russia, rafforzando ulteriormente la linea di pressione economica e politica di Bruxelles. La portavoce della Commissione, Paula Pinho, ha confermato che il pacchetto sarà presentato ufficialmente.
Come comunicato in un precedente contributo, nel 2024 l’Unione Europea, tramite la Direttiva (UE) 2024/1226 ha stabilito di uniformare i reati e le sanzioni associati alla violazione delle misure restrittive dell’Unione. Tramite tale provvedimento l’UE intende armonizzare le sanzioni dei diversi Paesi membri, le quali, ad oggi, fanno riferimento ai diversi ordinamenti nazionali; seguendo l’iter citato nella Direttiva, i singoli Paesi membri dovevano attuare la Direttiva entro il 20 maggio 2025.
In data 18 luglio 2025, l’Unione Europea ha annunciato l’adozione del diciottesimo pacchetto di sanzioni economiche e misure individuali contro la Federazione Russa. La decisione, resa pubblica attraverso comunicato stampa del Consiglio dell’UE, è stata seguita dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (Serie L del 19 luglio 2025) dei seguenti regolamenti:
Il 15 luglio 2025 il Consiglio dell'Unione Europea ha esteso le misure restrittive inserendo nuovi soggetti all’interno delle liste attraverso l'adozione di cinque nuovi regolamenti unionali.
Il Regno Unito ha introdotto, con decorrenza 1° luglio 2025, modifiche al sistema di Tariff-Rate Quota (TRQ) per i prodotti siderurgici, nell’ambito delle misure di salvaguardia.
A partire dal 27 giugno 2025, il Canada applica una sovrattassa del 50% oltre quota su specifiche categorie di prodotti siderurgici importati. La misura, di natura preventiva, è stata adottata in risposta ai recenti provvedimenti restrittivi introdotti dagli Stati Uniti, con l’obiettivo di proteggere il mercato canadese da possibili deviazioni di traffico commerciale.