Come comunicato nel contributo pubblicato in data 9 Maggio 2025, a partire dal 28 Agosto 2025, le aziende i che esporteranno determinate categorie di beni in India, dovranno essere in possesso della certificazione BIS (Bureau of Indian Standards), requisito richiesto all’atto dell’importazione della merce in India.
Come da comunicazione pubblicata sul sito della Casa Bianca in data odierna, il governo degli Stati Uniti d’America e quello della Repubblica Popolare Cinese, hanno raggiunto un accordo inerente ai dazi aggiuntivi recentemente applicati a merci importate di origine cinese e statunitense.
In risposta all’introduzione delle nuove misure daziarie da parte degli Stati Uniti su acciaio, alluminio e numerosi altri prodotti europei, l’Unione Europea ha predisposto un piano di misure compensative dal valore complessivo stimato in circa 100 miliardi di euro. L’iniziativa, attualmente in fase consultiva, si configura come una delle reazioni più incisive mai intraprese da Bruxelles in ambito di politica commerciale.
Nell’ambito della conformità e dell’immissione in consumo della merce, è opportuno segnalare un un’importante modifica alla normativa indiana che, oltre a produttori e importatori locali, coinvolgerà anche aziende dell’Unione Europea che esportano macchinari e apparecchiature elettriche in India. Nello specifico il Ministry of Heavy Industries (MoHI) ha recentemente introdotto il Regolamento Tecnico Omnibus (OTR), per la sicurezza di macchinari e apparecchiature elettriche, che entrerà in vigore il 28 agosto 2025.
Con la pubblicazione del Regolamento (UE) 2025/796 nella Gazzetta Ufficiale del 25 aprile 2025, l’Unione Europea ha introdotto nuovi dazi compensativi sulle piattaforme di accesso mobile (Mobile Access Equipment – MAE) di origine cinese, in aggiunta ai dazi antidumping già in vigore dal gennaio 2025.
In data 28 Aprile, tramite la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, la Commissione Europea ha aggiornato la matrice di cumulo relativa all’origine preferenziale della merce, utilizzabile all’interno dell’area paneuromediterranea (C/2025/2459).
Come trattato in un precedente contributo, a partire dal 2 aprile, la Presidenza statunitense ha introdotto ufficialmente dazi aggiuntivi pari al 25%, su prodotti finiti del settore automotive. Con tale disposizione veniva anche annunciato che, per le parti di ricambio di automobili, il dazio supplementare sopra riportato non sarebbe entrato in vigore prima del 3 maggio 2025.
A partire dal 2 maggio 2025 gli Stati Uniti metteranno fine all’esenzione doganale per i prodotti importati Made in Cina e Made in Hong Kong, anche per beni di valore inferiore ad 800 dollari.
Con l’avvicinarsi dell’entrata in vigore del Regolamento (UE) 2023/1115 sulla deforestazione (EUDR), prevista per la fine del 2025, la Commissione Europea accelera il passo sul fronte della semplificazione. Il 15 aprile scorso, infatti, Bruxelles ha pubblicato una serie di nuovi strumenti di supporto volti a ridurre gli oneri burocratici e ad agevolare la conformità da parte degli operatori europei ed extra-UE.
Tramite la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, avvenuta in data 4 Aprile 2025, e con l’emissione del Regolamento di esecuzione (UE) 2025/670, la Commissione Europea ha stabilito l’introduzione di dazi antidumping provvisori sui prodotti, in ferro o acciaio, originari di Egitto, Giappone e Vietnam, importati nell’Unione Europea.
La Commissione europea ha recentemente aggiornato il proprio database delle Informazioni Tariffarie Vincolanti (ITV), ampliandone le funzionalità e la profondità temporale. Nello specifico, da oggi 14 Aprile, è possibile consultare anche le ITV non più in corso di validità, emesse a partire dal 1° gennaio 2004.
Tramite la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale UE (Serie L del 14 Aprile 2025), la Commissione Europea emana il Regolamento di Esecuzione (UE) 2025/778, con l’obiettivo di introdurre nuovi dazi supplementari per prodotti Made in USA, importati nell’Unione Europea.
Sabato 12 aprile il Presidente Trump ha annunciato una nuova modifica alle restrizioni dei “dazi reciproci” introdotti nei giorni scorsi e che, ad oggi, comportano un’aliquota “standard” del 10%, fino a luglio 2025, per i prodotti importati negli Stati Uniti d’America.