In data 30 ottobre 2025, a margine del vertice USA–Cina, le due parti hanno raggiunto un’intesa in merito alle misure di controllo all’export varate da Pechino il 9 ottobre 2025, che estendono diversi obblighi anche a soggetti con sede in paesi terzi.
In data 30 ottobre 2025, il CBP (Customs and Border Protection), a seguito di una comunicazione ufficiale, chiarisce prassi procedurali del Proclama Presidenziale n.10984 (Sez. 232) del 17 ottobre 2025, in vigore dal 1° novembre 2025, che impone dazi aggiuntivi in caso di importazioni sul suolo statunitense di: camion medi e pesanti (Medium-and Heavy-Duty Vehicles-MHDVs), parti di camion (MHDVPs) e autobus.
In data 17 ottobre 2025 il Presidente degli Stati Uniti, Donald J. Trump, ha sottoscritto un nuovo Proclama presidenziale che introduce nuovi dazi su camion medi/pesanti, autobus e parti in base alla Sezione 232. Il provvedimento entrerà in vigore dal 1° novembre 2025, allineandosi con le ultime modifiche introdotte per le tariffe su automotive e parti (Proclama 10908).
In data 10 ottobre, il presidente degli Stati Uniti d’America, Donald J. Trump, dal profilo del social “Truth”, ha annunciato l’introduzione entro il 1° novembre di una nuova aliquota del 100% su prodotti di origine cinese e il controllo dell’export su ogni tipologia di prodotto, in particolare sui software critici.
rIn data 7 ottobre, la Commissione europea ha presentato una proposta che potrebbe ridisegnare profondamente il panorama delle importazioni siderurgiche nell’Unione. Il pacchetto prevede un inasprimento delle tariffe doganali e l’introduzione di una nuova regola di origine “melt and pour” (fusione e colata), con l’obiettivo di tutelare l’industria siderurgica europea e contrastare le pratiche di elusione commerciale.
In data 29 settembre 2025, il Presidente degli Stati Uniti ha sottoscritto un nuovo Proclama presidenziale che introduce nuovi dazi doganali su legname, prodotti in legno e mobili da cucina e bagno. Il provvedimento entrerà in vigore dal 14 ottobre 2025 e i dazi introdotti andranno a sommarsi ad eventuale dazio standard già applicato su questi prodotti.
In data 25 settembre 2025, dal suo social network “Truth”, il Presidente degli Stati Uniti Donald J. Trump ha annunciato l’introduzione di nuove misure tariffarie, in vigore dal prossimo 1° ottobre 2025, che andranno a colpire in maniera significativa diversi comparti industriali e commerciali.
Gli Stati Uniti hanno ridotto i dazi sulle importazioni automotive dall’Unione Europea al 15%, con effetto retroattivo al 1° agosto 2025. La misura, formalizzata con la pubblicazione nel Federal Register, rappresenta un tassello importante nell’attuazione dell’accordo quadro UE-USA annunciato ad agosto, volto a riequilibrare le relazioni commerciali e a favorire un dialogo più disteso tra Washington e Bruxelles.
Dal 20 luglio 2025 è entrata in vigore la Legge n. 105/2025, che ha convertito il D.L. 73/2025 “Infrastrutture”. La norma introduce modifiche significative alla disciplina delle soste durante le operazioni di carico e scarico, con conseguenze rilevanti per imprese, committenti e operatori logistici.
Dal 1° gennaio 2026 entrerà in vigore una novità significativa in materia di adempimenti a carico delle aziende italiane e comunitarie: il sistema CargoX diventerà obbligatorio anche per le spedizioni aeree, estendendo così l’ambito applicativo già previsto per il trasporto marittimo.
In data 5 settembre l’Amministrazione Trump ha emanato un nuovo Ordine Esecutivo che apporta nuove modifiche e contenuti alla tematica dei dazi reciproci; si ricorda che tali dazi vengono applicati per beni importati dagli Stati Uniti e prevedono una diversa aliquota a seconda del Made in dei prodotti importati. Come trattato nei precedenti contributi le aliquote vengono stabilite in base ai negoziati (e agli eventuali accordi) che gli Stati Uniti raggiungono con i diversi Paesi terzi (come avvenuto nei giorni scorsi con l’Unione Europea).
Dal 1° settembre 2025 entrerà pienamente in vigore la Release 3 dell’Import Control System 2 (ICS2), il sistema europeo per il controllo preventivo dei dati di sicurezza delle merci. La novità riguarda in particolare i trasporti su strada e ferrovia, completando l’estensione a tutte le modalità già coperte negli scorsi anni da spedizioni aeree, marittime e corrieri espressi. L’obiettivo dell’Unione Europea è disporre in anticipo di un set completo di informazioni, così da permettere un’analisi uniforme e immediata dei rischi doganali. L’obbligo non si applica solo alle spedizioni con destinazione finale in UE, ma anche a quelle in semplice transito: ad esempio, un camion diretto in un Paese extra-UE che attraversa la Bulgaria dovrà comunque avere un’Entry Summary Declaration (ENS) valida.