Con l’entrata in vigore del Regolamento UE 2024/2522, la nuova Tariffa Doganale è stata ufficialmente pubblicata e sarà applicabile a partire dal 1° gennaio 2025.
Le modifiche introdotte interessano diverse categorie merceologiche, aggiornando i codici e le descrizioni di specifiche voci tariffarie.
La Direzione Dogane ha recentemente emesso la Circolare n. 22/2024, che fornisce chiarimenti sull'applicazione delle nuove sanzioni amministrative e sulle disposizioni di confisca relative alle operazioni doganali. Questo aggiornamento è parte delle novità introdotte dal Decreto Legislativo 141/2024, il quale si propone di affiancare il Codice Doganale dell'Unione e rivedere il sistema di sanzioni per le accise e altre imposte indirette sulla produzione e sui consumi.
A partire dal 30 luglio 2024 fino al 1° novembre 2024, come annunciato dalle autorità doganali libiche, sarà in effetto un periodo di prova allo scadere del quale sarà obbligatorio utilizzare, per ogni operazione di importazione in Libia, l'Advance Cargo Information (ACI).
Tramite nota informativa emessa dall’Agenzia delle Dogane in data 9 ottobre 2024, vengono forniti nuovi aggiornamenti relativi all’utilizzo del nuovo modello di dichiarazioni doganali, in questo caso per le operazioni di esportazioni di beni.
Tramite la Gazzetta Ufficiale del 3 ottobre 2024 n. 232 è avvenuta la pubblicazione del D.Lgs. 141/2024, il quale introduce, a partire dal 4 ottobre, le nuove disposizioni nazionali complementari al codice doganale dell’Unione (DNC).
Con l’intervento del D.Lgs avviene l’abrogazione e la totale sostituzione del Testo unico della legge doganale (T.U.L.D), DPR 43/1973) e di numerose altre leggi speciali; la riforma ha come obiettivo quello di adeguare la normativa nazionale a quella unionale e modifica sostanzialmente il precedente Testo unico, composto da 352 articoli, con una struttura più organica e lineare di 122 articoli.
In data 26 settembre anche in Italia, ultimo dei Paesi europei a ratificare tale misura, è stata concessa alle aziende la possibilità di utilizzare il CMR nel suo formato elettronico (E-CMR) per accompagnare la merce nelle spedizioni internazionali.
Il Governo romeno ha posticipato al 1° gennaio 2025 l'introduzione delle sanzioni per il mancato utilizzo del sistema elettronico RO e-Transport, obbligatorio per monitorare il trasporto su strada delle merci a livello nazionale e internazionale. Sebbene l'obbligo di registrazione rimanga fissato al 1° luglio 2024, le penalità per le imprese non conformi entreranno in vigore solo con il nuovo anno.
A norma dell’articolo 23, paragrafo 5, e dell’articolo 38, paragrafo 1 del Codice Doganale dell'Unione (CDU), lo status di Operatore Economico Autorizzato (AEO) è soggetto a monitoraggio continuo da parte delle amministrazioni doganali, con lo scopo di individuare precocemente eventuali segnali di non conformità. Ciò garantisce che l’operatore economico continui a rispettare i criteri stabiliti nel corso del tempo, potendo quindi usufruire dei molteplici vantaggi garantiti dal titolo di AEO.
Con la Decisione di esecuzione UE n. 2879/2023 del 15 dicembre 2023, l'Unione Europea ha ufficializzato l'avvio della prima fase di implementazione della procedura di sdoganamento centralizzato prevista dall'articolo 179 del Codice Doganale dell'Unione (CDU).
In data 1° luglio 2024 è entrato in vigore il Modernization of Cosmetics Regulation Act (MoCRA), un emendamento al FDCA che, oltre a fornire una maggiore tutela verso i consumatori, impone l’attuazione di nuovi obblighi per le aziende non statunitensi che commerciano in prodotti cosmetici negli Stati Uniti, elevando gli standard di sicurezza e qualità dei prodotti.
A partire dal 1° luglio 2024 entreranno in vigore alcune modifiche relative alla Tariffa Doganale Comunitaria, in seguito alla pubblicazione del Regolamento (UE) 2024/1652 del Consiglio, avvenuta il 30 maggio 2024. Le rettifiche sono inerenti all'allegato I del Regolamento (CEE) n. 2658/87, il quale rappresenta la base legislativa per la gestione delle tariffe doganali e delle nomenclature di classificazione delle merci all'interno dell'Unione Europea.
L'Unione Europea ha segnalato l'intenzione da parte delle Autorità turche di avviare una Interim review dell'indagine anti-elusione sui filati tessili. L'esito di questa indagine, pubblicata lo scorso gennaio, aveva incrementato fino al 45% i dazi antidumping turchi nei confronti dei prodotti provenienti da una lista di Paesi esteri designati, tra i quali era presente anche l'Italia.
A causa dell’imposizione protezionistica imposta dal governo turco, l’esportazione di prodotti verso la Turchia può comportare criticità di natura operativa. A seconda della tipologia di prodotto, è usuale che siano richiesti adempimenti all’esportatore, necessari per poter procedere ad espletare le formalità doganali di importazione nel Paese di destinazione.