All’interno della bozza del D. Lgs. di riforma delle sanzioni fiscali, è possibile individuare delle modifiche che sono state apportate ad alcune tipologie di operazioni con l’estero.
Nello specifico, tramite un intervento sull’articolo 7 del D.Lgs. 471/97, sono state introdotte delle nuove sanzioni che riguardano le operazioni di cessione all’esportazione e operazioni di cessione intracomunitaria.
Tramite avviso pubblicato in data 11 giugno 2024, l’Agenzia delle Dogane conferma l’entrata in vigore dell’Accordo di Partenariato Economico (APE) fra Unione Europea, da una parte, e Repubblica del Kenya, dall’altra.
A causa dell’imposizione protezionistica imposta dal governo turco, l’esportazione di prodotti verso la Turchia può comportare criticità di natura operativa. A seconda della tipologia di prodotto, è usuale che siano richiesti adempimenti all’esportatore, necessari per poter procedere ad espletare le formalità doganali di importazione nel Paese di destinazione.
Il prodotto in sé consiste in una valvola di sicurezza in acciaio 8 bar, disegnata appositamente per un compressore volumetrico rotativo avente codice doganale 8414 80 78.
In data 22 Aprile 2024 è stato pubblicato dal Ministero dell’Economia in Gazzetta Ufficiale (DOF) un Decreto che interviene sulla tariffa doganale in vigore in Messico e rettifica il precedente provvedimento pubblicato il 15 Agosto 2023. Il Decreto fornisce importanti aggiornamenti in materia di oneri doganali e avrà effetto per un periodo di due anni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Lo scorso 31 maggio il Consiglio europeo ha adottato nuove misure restrittive, entrate in vigore con il regolamento di esecuzione 2024/1604.
Queste misure sono rivolte a persone fisiche ed entità giuridiche iraniane coinvolte nel trasferimento di armamenti e veicoli militari a favore della Russia, sostenendo in tal modo la guerra di aggressione contro l’Ucraina, oppure che minacciano la stabilità in Medio Oriente e nella regione del Mar Rosso.
In data 27 maggio 2024 il Consiglio Europeo, con il rilascio del Regolamento (UE) 2024/1485, ha introdotto un nuovo quadro di misure restrittive contro specifici soggetti responsabili di gravi violazioni dei diritti umani, repressione della società civile e opposizione democratica, nonché minacce alla democrazia e allo stato di diritto in Russia.
In data 16 maggio 2024 la Commissione Europea, tramite la diffusione dell’avviso C/2024/3112 ha reso noto circa l’apertura di un procedimento antidumping relativo alle importazioni di prodotti laminati piatti, di ferro o di acciai non legati, stagnati («latta») originari della Repubblica popolare cinese.
A seguito del XIII Pacchetto sanzionatorio nei confronti della Federazione Russa, il Reg. UE 2024/745, che modificava il Reg. UE 833/2014 estendeva la portata dei precedenti provvedimenti, prevedendo nello specifico l’imposizione di ulteriori restrizioni all’esportazioni per beni in grado di contribuire al rafforzamento delle capacità industriali russe.
Con la circolare n.14/2024, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha ritenuto opportuno dare attuazione a quanto disposto dal art. 29 Reg. (UE) 2447/2015, nell’ottica della semplificazione amministrativa, dell’interesse a ridurre i tempi di audit e di velocizzazione del processo decisionale di rilascio e/o mantenimento delle autorizzazioni doganali.
La triangolazione o operazione triangolare costituisce una particolare tipologia di cessione a catena, così denominata in quanto coinvolge tre soggetti distinti, in cui i beni sono oggetto di contratto di cessione distinti e in cui si realizza un unico trasferimento di merce, dal primo fornitore al destinatario finale.
Nell’ottica di fornire supporto in materia di restrizioni internazionali ed a seguito di comunicazione specifica ricevuta da parte dell’ICE di Mosca, lo Studio comunica la presenza di modifiche normative che interessano l’importazione di prodotti verso la Federazione Russa.
L'origine non preferenziale della merce (Made in) costituisce un tema cruciale nell’ambito del commercio estero, poiché comporta potenziali implicazioni in numerosi aspetti relativi alla materia doganale (ad esempio contingenti, divieti, dazi antidumping) ma anche in altri associati all’ambito comunitario (ad esempio la compilazione dei modelli Intrastat).
Tra i numerosi criteri che costituiscono la base normativa dell’origine non preferenziale, un ruolo centrale è assunto dalla cosiddetta “lavorazione sostanziale”.