Nella giornata di oggi, 19 febbraio 2024, l'Agenzia delle dogane ha rilasciato sul proprio sito l'aggiornamento Intraweb 25.0.0, da utilizzare per la compilazione ed inoltro dei modelli Intrastat.
In applicazione delle disposizioni dell'ordinanza del Ministro dell'Agricoltura, della Pesca marittima, Sviluppo rurale, Acqua e Foreste N. 466-23 del 20 febbraio 2023, dal 1° gennaio 2024 il Marocco ha introdotto l’obbligo di registrazione degli stabilimenti produttivi stranieri che spediscono prodotti alimentari nel Paese.
Nell’anno 2023 la Romania al fine di contrastare l’evasione fiscale, il divario dell’IVA ed il commercio illegale ha introdotto un sistema elettronico (RO E-Transport) con l’obiettivo di monitorare alcune tipologie di operazioni; queste si sostanziano nel trasporto di merci movimentate in ambito comunitario, il trasporto di merci soggette ad operazioni doganali, il trasporto interno ed il transito all’interno del territorio rumeno.
Il Regno Unito, a partire dal 31 gennaio 2024, implementerà nuovi controlli in importazione per prodotti di origine animale e vegetale in arrivo dall’Unione Europea, in particolare volti a garantire la conformità alle normative ed a scongiurare eventuali rischi sanitari.
Si segnala la pubblicazione sul sito di ADM delle Tavole di correlazione fra i codici doganali della Tariffa doganale comunitaria 2023 e le codifiche introdotte dalla modifica della Nomenclatura tariffaria (Allegato I del Regolamento CEE n.2658/87) avvenuta ad opera del Regolamento di esecuzione UE n. 2364/2023.
In data 31/10/2023, la Commissione Europea ha pubblicato il Regolamento di Esecuzione (UE) 2023/2364. Il nuovo Regolamento comporta l’aggiornamento dell’Allegato I del Regolamento (CEE) n. 2658/87 del Consiglio relativo alla nomenclatura tariffaria e statistica ed alla tariffa doganale comune.
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza 24441 del 10/08/2023, ha fornito un importante principio di diritto in materia di classificazione doganale: ai fini dell’individuazione del corretto codice doganale da assegnare ai prodotti, è necessario non solo interpretare le caratteristiche e le proprietà oggettive delle merci, date dalla loro destinazione funzionale, ma bisogna anche porre attenzione alla coerenza dell’assoggettamento dei beni alla disciplina IVA.
Durante l’apposito incontro informativo organizzato in agosto dalla Segreteria di Stato per l'Economia (SECO) e dall'Ufficio federale delle dogane e della sicurezza delle frontiere (UDSC), è stata confermata l’entrata in vigore, dal 1^ gennaio 2024, di importanti novità relative alla dogana Svizzera.
Tramite l’ordinanza 11346/2023 depositata il 2 Maggio 2023, la Corte di Cassazione si è espressa sul tema della rilevanza delle clausole Incoterms® ai fini della determinazione del luogo di consegna della merce. Nello specifico, focalizzandosi sul termine di resa Ex-Works (EXW), i giudici hanno stabilito che tale clausola, inserita all’interno di un contratto di compravendita di beni con movimentazione di merce fra due Paesi comunitari, è utilizzabile per individuare la giurisdizione in caso di controversie fra i soggetti coinvolti.
A partire dal 1^ luglio 2023 le esportazioni di calzature destinate al mercato indiano sono destinate a subire importanti cambiamenti al fine di adattarsi alla specifica normativa rappresentata dalle tre ordinanze Quality Control Orders (QCO), relative alla sicurezza e conformità delle calzature, pubblicate nell’ottobre 2020 dal Ministero del Commercio indiano.
La Corte di Cassazione, con ordinanza 18144 depositata in data 26/06/2023, ha sancito che, in caso di errato pagamento dell’IVA nel momento dell’importazione, la responsabilità ricade esclusivamente sull’importatore e non anche sul suo rappresentante indiretto in Dogana.
Si ricorda che, sulla base di quanto previsto dal Codice civile, esistono due tipi di rappresentanza:
La Cassazione civile si è pronunciata, tramite sentenza numero 4888 del 16 febbraio 2023, in tema di esenzione dai dazi antidumping.
La fattispecie esaminata dalla Corte aveva ad oggetto l’impugnazione dell'avviso di accertamento e rettifica doganale con il quale l’Agenzia delle Dogane (ADM) recuperava, sia nei confronti di un’azienda importatrice italiana, che nei confronti del dichiarante doganale (rappresentanza indiretta), il dazio antidumping non corrisposto al momento dell'importazione di merce di origine cinese.
Nella causa C-107/22 la Corte UE si è espressa in merito alla regola generale 2, lettera a), per l’interpretazione della nomenclatura combinata relativa alla classificazione doganale della merce.
Tale regola prevede, da un lato, che “qualsiasi riferimento ad un oggetto nel testo di una determinata voce comprende questo oggetto anche se incompleto o non finito purché presenti, nello stato in cui si trova, le caratteristiche essenziali dell’oggetto completo o finito” e, dall’altro, che tale riferimento “comprende anche l’oggetto completo o finito, o da considerare come tale in forza delle disposizioni precedenti, quando è presentato smontato o non montato”.