In data 26 settembre anche in Italia, ultimo dei Paesi europei a ratificare tale misura, è stata concessa alle aziende la possibilità di utilizzare il CMR nel suo formato elettronico (E-CMR) per accompagnare la merce nelle spedizioni internazionali.
La triangolazione o operazione triangolare costituisce una particolare tipologia di cessione a catena, così denominata in quanto coinvolge tre soggetti distinti, in cui i beni sono oggetto di contratto di cessione differenti e in cui si realizza un unico trasferimento di merce, dal primo fornitore al destinatario finale.
Nel mese di giugno lo Studio ha fornito un aggiornamento in merito ad un’indagine avviata dal Ministero del commercio turco circa la potenziale applicazione di dazi antidumping per merce importata dalla Turchia e proveniente da Paesi UE.
Siamo lieti di annunciare che lo Studio parteciperà come espositore alla “Go International”, che si svolgerà il 25 e 26 settembre all’ Allianz Mico di Milano.
L’inquadramento dei prodotti oggetto di analisi è da ricercare all’interno dei Capitoli 84 e 85 della Tariffa doganale comunitaria (Regolamento n. 2658/87, aggiornata al 1° gennaio 2024 dal Regolamento (UE) 2023/2364), all’interno dei quali sono collocati i prodotti riconducibili alle seguenti descrizioni: Capitolo 84 “Apparecchi e congegni meccanici” e Capitolo 85 “Macchine, Apparecchi e Materiale elettrico e loro parti”.
Nel Regno Unito si è chiusa lo scorso 11 luglio 2024 la consultazione governativa che propone l'abolizione del “Commercial Agents (Council Directive) Regulations 1993”, la normativa UK in materia di agenzia in vigore nel Regno Unito dal 1° gennaio 1994 per attuare la Direttiva 86/653/CEE del Consiglio dell'Unione Europea.
Il 5 settembre 2024, la Commissione Europea ha approvato l'aggiornamento annuale dell'Allegato I del Regolamento (UE) 821/2021, che istituisce il regime dell'Unione per il controllo delle esportazioni, dell’intermediazione, dell’assistenza tecnica, del transito e del trasferimento di prodotti a duplice uso.
Il Governo romeno ha posticipato al 1° gennaio 2025 l'introduzione delle sanzioni per il mancato utilizzo del sistema elettronico RO e-Transport, obbligatorio per monitorare il trasporto su strada delle merci a livello nazionale e internazionale. Sebbene l'obbligo di registrazione rimanga fissato al 1° luglio 2024, le penalità per le imprese non conformi entreranno in vigore solo con il nuovo anno.
Il prodotto in sé consiste in un flacone per profumo di capacità pari a 5 ml, in vetro trasparente, munito di micro spruzzatore a vite, trasparente, con tappo in plastica.
A seguito di quanto comunicato nel precedente articolo pubblicato in data 18 Giugno 2024, lo Studio fornisce maggiori delucidazioni sulle novità introdotte dal cd. “Decreto Sanzioni” (D. Lgs. 87/2024), che apporta cambiamenti importanti sulle sanzioni a carico di cessionari o committenti o irregolare fatturazione da parte di cedenti o prestatori.
Il 3 agosto dello scorso anno l’Arabia Saudita ha ratificato la Convenzione delle Nazioni Unite sui Contratti per la vendita internazionale di merci, meglio conosciuta come Convenzione di Vienna del 1980.
Si tratta di una Convenzione particolarmente importante in quanto disciplina, nei rapporti B2B tra imprese aventi sede in Stati diversi, la materia della compravendita introducendo norme comuni. Ciò con il risultato di semplificare gli scambi commerciali e la negoziazione dei contratti internazionali di compravendita.
Finalmente il Qatar ha aderito agli Accordi sul Marchio Internazionale, per cui a partire dal 3 Agosto è possibile ottenere la tutela dei marchi in questo Paese attraverso un’estensione internazionale, quindi in modo più semplice e meno oneroso rispetto alla procedura di registrazione di un marchio nazionale.
Il Meccanismo di Adeguamento del Carbonio alle Frontiere (CBAM) è stato introdotto dal Regolamento (UE) 2023/956 per applicare un costo alle emissioni di carbonio dei prodotti importati nell'UE. Il suo scopo principale è prevenire la "fuga di carbonio", ovvero il trasferimento della produzione in Paesi con normative ambientali meno rigorose, e incentivare i Paesi esportatori a ridurre le loro emissioni di CO2. Il CBAM rappresenta un elemento chiave negli sforzi dell'UE per combattere il cambiamento climatico e garantire una concorrenza leale tra produttori locali e stranieri.