Durante l’apposito incontro informativo organizzato in agosto dalla Segreteria di Stato per l'Economia (SECO) e dall'Ufficio federale delle dogane e della sicurezza delle frontiere (UDSC), è stata confermata l’entrata in vigore, dal 1^ gennaio 2024, di importanti novità relative alla dogana Svizzera.
Le novità in oggetto riguardano, in particolare:
- L’abolizione dei dazi doganali sui prodotti industriali importati in Svizzera, come deciso dal Consiglio federale nella riunione del 2 febbraio 2022.
In Svizzera per “prodotti industriali” si intendono tutti i beni, ad eccezione dei prodotti agricoli (alimenti per animali inclusi) e i prodotti della pesca. L’abolizione dell’aliquota daziaria interessa perciò quasi tutte le merci dei capitoli 25–97 della Tariffa doganale. Ne sono esclusi alcuni prodotti dei capitoli 35 e 38, che in Svizzera vengono classificati come prodotti agricoli.
- La semplificazione della Tariffa doganale, necessaria ai fini dell’abolizione daziaria di cui al punto precedente e che comporta la modifica delle voci della nomenclatura combinata relative a determinati prodotti.
Con tale politica daziaria, le autorità svizzere mirano ad una semplificazione delle procedure doganali, e soprattutto a consentire alle aziende nazionali di procurarsi le materie prime di cui necessitano a prezzi più bassi e ridurre così i loro costi di produzione.
Fra le conseguenze dell’abolizione daziaria risulta opportuno ricordare come, dal 1^ gennaio 2024, non sarà più necessario presentare la documentazione attestante l’origine preferenziale dei prodotti industriali spediti in Svizzera per ottenere un beneficio tariffario; sarà invece sufficiente indicare l'origine preferenziale dei prodotti in fattura, esclusivamente ai fini statistici.
Tuttavia, rimarrà necessario presentare i certificati di origine preferenziale qualora siano previste lavorazioni nel territorio svizzero (casistiche di cumulo) e/o ri-esportazioni.
Lo Studio rimane a disposizione per eventuali approfondimenti in materia.