Dal 1° dicembre 2024 le normative statunitensi sulle importazioni di prodotti vegetali e di legno si fanno più stringenti con l’implementazione della Fase VII del Lacey Act. Questo storico atto legislativo, risalente al 1900, è da oltre un secolo il pilastro della lotta contro il traffico illegale di fauna selvatica, pesci e piante. Ora, con l’ultima fase di attuazione, le regole diventano ancora più dettagliate per garantire che ogni prodotto vegetale che attraversa i confini americani rispetti le normative internazionali e statunitensi sulla legalità e sostenibilità.
In questa nuova fase, le dichiarazioni del Lacey Act saranno richieste per tutti i codici rimanenti dell'Harmonized Tariff Schedule (HTS) dei prodotti vegetali che non sono materiali compositi al 100%; ampliando notevolmente la portata del controllo. Questo significa che ogni pezzo di legno, carta, mobile o altro prodotto vegetale importato negli Stati Uniti deve essere accompagnato da una documentazione che attesti la sua origine legale.
Per alcune categorie di prodotti, questo requisito era già in essere. Tuttavia, la novità sta nel fatto che la dichiarazione ora si estende ad ulteriori 250 codici dell’Harmonized Tariff Schedule (HTS) che non rientrano tra i materiali compositi.
La responsabilità della dichiarazione ricade sull'importatore o su un suo rappresentante autorizzato, come un agente doganale. Quest’ultimo, però, deve disporre di una procura legale per agire per conto dell'importatore. Entrambi sono legalmente responsabili dell'accuratezza delle informazioni fornite, il che sottolinea l'importanza di avere una catena di approvvigionamento affidabile e sicura.
Quando e come presentare la dichiarazione
La dichiarazione deve essere presentata nel momento in cui la merce viene importata negli Stati Uniti, tuttavia la maggior parte degli importatori sceglie di semplificare il processo utilizzando il sistema elettronico Automated Commercial Environment (ACE). Grazie al Lacey Act Message Set, le informazioni possono essere inviate prima dell'arrivo della spedizione, riducendo i tempi di attesa e semplificando il processo doganale.
Nel caso in cui la dichiarazione non venisse presentata in tempo, l'APHIS (Animal and Plant Health Inspection Service), che supervisiona l'attuazione del Lacey Act, offre soluzioni per sanare situazioni irregolari, come la presentazione retroattiva delle dichiarazioni tramite il Lacey Act Web Governance System (LAWGS) o, in casi eccezionali, l’uso di moduli cartacei.
Ne consegue che per le operazioni con destino gli Stati Uniti, anche in virtù di quanto sopra esposto, vi è la possibilità che venga richiesta agli esportatori la fornitura di documentazione necessaria alla presentazione della dichiarazione Lacey Act.
Lo Studio resta a disposizione per approfondimenti in materia.