DAZI USA: NUOVO ORDINE ESECUTIVO CHE MODIFICA I DAZI RECIPROCI

08 Settembre 2025

In data 5 settembre l’Amministrazione Trump ha emanato un nuovo Ordine Esecutivo che apporta nuove modifiche e contenuti alla tematica dei dazi reciproci; si ricorda che tali dazi vengono applicati per beni importati dagli Stati Uniti e prevedono una diversa aliquota a seconda del Made in dei prodotti importati. Come trattato nei precedenti contributi le aliquote vengono stabilite in base ai negoziati (e agli eventuali accordi) che gli Stati Uniti raggiungono con i diversi Paesi terzi (come avvenuto nei giorni scorsi con l’Unione Europea).

In primo luogo, tramite l’E.O, la Presidenza USA ha apportato delle modifiche all’Allegato II dell’Ordine Esecutivo 14257 del 2 aprile 2025; tale Allegato contiene i prodotti esclusi dall’applicazione del dazio reciproco, ad oggi, per prodotti Made in UE, fissato al 15%. Le modifiche saranno in vigore a partire dall’8 settembre 2025.

In secondo luogo, viene specificato che gli Stati Uniti potranno sospendere o ridurre le aliquote dei dazi reciproci qualora un Partner commerciale sottoscriva accordi significativi in materia di commercio e sicurezza con Washington. In tali casi, i dazi reciproci, così come quelli già applicati ai sensi della Section 232 (acciaio, alluminio, auto e rame), potranno essere ridotti fino allo zero per cento, in funzione degli impegni assunti dal Partner. L’Europa è il primo esempio, dato che l’intesa USA–UE prevede l’abbattimento dei dazi su settori strategici come aeromobili, componenti aeronautici, farmaci generici e risorse naturali non disponibili negli Stati Uniti.

A tal proposito, l’Allegato III (consultabile tramite il precedente link subito dopo l'Allegato II) dell’Ordine Esecutivo contiene una lista di prodotti che non sono automaticamente esenti da tariffe, ma che sono potenzialmente idonei per l'esenzione in caso di accordo commerciale con gli USA. Quindi, a differenza dell'Allegato II, che elenca le merci già escluse dalle tariffe, l'Allegato III è un elenco condizionato a potenziali accordi commerciali sottoscritti fra le parti.

In questo contesto, risulta decisiva l’attenzione alla corretta codifica doganale dei prodotti, poiché solo gli articoli classificati nelle voci HTSUS indicate possono beneficiare delle esclusioni o delle riduzioni tariffarie. Allo stesso modo, le imprese devono monitorare con costanza le novità legislative e regolamentari statunitensi: l’evoluzione degli allegati e degli elenchi di prodotti può infatti incidere in modo immediato e significativo sui costi di importazione e sulla pianificazione delle catene di fornitura internazionali.

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Specializzato in Internazionalizzazione d’impresa, Consulente di associazioni e Unioncamere Lombardia. Relatore in seminari su Classificazione doganale, Tecnica e legislazione doganale, Trasporti, Origine della merce, IVA intracomunitaria ed extracomunitaria.
 
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