L'Unione Europea si sta preparando all’emissione del suo 12° pacchetto di sanzioni in risposta all’aggressione russa dell’Ucraina, mentre il G7 va avanti con un piano per vietare gli acquisti di diamanti provenienti da Mosca.
Da quanto emerso è possibile che le nuove misure possano includere la risposta dell'UE all'imminente divieto posto in essere dai G7 ed una proposta per utilizzare i profitti generati dal congelamento degli assets della banca centrale Russa per aiutare Kiev.
Per la Russia le esportazioni di diamanti hanno un valore pari a circa 4 miliardi di euro all’anno. Il divieto ed i protocolli di tracciabilità dei diamanti sono stati elaborati insieme al Belgio, che ospita il più grande centro di commercio di diamanti del mondo ad Anversa, e insieme alla Commissione Europea.
Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti (il G7) rappresentano il 70% della domanda mondiale degli utenti finali di diamanti; l’UE aggiungerebbe tali limitazioni a quelle già in vigore su settori chiave quali petrolio, gas, sistema bancario e altri, per un valore di oltre 130 miliardi di euro all’anno.
Oltre a ciò, comprendendo i pacchetti sanzionatori precedentemente introdotti, ha inserito all’interno della Black List circa 1.800 entità, tra persone fisiche e giuridiche.
Da ultimo si specifica come, dal punto di vista oggettivo, in riferimento ai prodotti tangibili, nel nuovo pacchetto sanzionatorio dovrebbe essere incluso anche il divieto di esportazione di "radiatori per il riscaldamento centralizzato, riscaldati non elettricamente, e loro parti" ed includere anche divieti alla vendita di "chiodi, puntine, puntine da disegno" ed "aghi da cucito e ferri da maglia".