Lo scorso 4° febbraio sono ufficialmente entrate in vigore le nuove restrizioni daziarie imposte dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump nei confronti delle merci di origine cinese. Da tale data, oltre ai dazi supplementari cui le merci cinesi erano già soggette, variabili fra il 10% e il 25%, è stato implementato un ulteriore dazio per merci di origine cinese del 10% che colpirà i prodotti importati negli gli Stati Uniti.
Tramite lo stesso ordine esecutivo contenente le restrizioni, è stata anche rimossa per le aziende USA la possibilità di beneficiare dell’esenzione “de minimis”, che consentiva l’importazione di spedizioni per un valore massimo di 800,00$ senza l’applicazione di dazi, oltre a garantire procedure di sdoganamento semplificate.
Questa misura non avrà un impatto sulle sole aziende statunitensi che importano merce acquistata direttamente dalla Cina, ma anche sulle aziende europee che esportano merce Made in Cina verso gli Stati Uniti, anche tramite e-commerce.
A seguito di trattative aperte con i leader dei rispettivi Paesi, sono invece stati sospesi per 30 giorni i dazi imposti nei confronti di Canada e Messico, in cambio di un rafforzamento da parte di questi ultimi della sicurezza dei confini nazionali e della predisposizione di misure per contrastare il traffico di droga verso gli USA. Allo stesso modo è in corso anche l’apertura delle trattative con il presidente cinese Xi Jinping, al fine di valutare un accordo per la sospensione delle restrizioni.
Lo Studio rimane a disposizione per ogni ulteriori chiarimenti in materia.