A partire dal 1° gennaio 2025, la Turchia ha introdotto significative modifiche riguardanti l'importazione di specifici prodotti, con l'obiettivo di rafforzare i controlli di qualità e incrementare le entrate fiscali.
Secondo il Communiqué n. 25/18, le autorità turche hanno ampliato l'ambito delle ispezioni sui prodotti importati; tra i prodotti di interesse è possibile citare:
- prodotti in pelle e calzature: gli articoli classificati nei capitoli 42 e 64 della nomenclatura doganale saranno sottoposti a test di laboratorio per verificare la conformità al regolamento KKDIK. Le analisi includeranno la ricerca di nickel (in caso di contatto diretto e prolungato con la pelle), dimetilfumarato, ftalati, DOT e cromo VI.
- abbigliamento per bambini: i capi destinati ai più piccoli saranno verificati per garantire la sicurezza meccanica, in conformità alla norma TS EN 14682 relativa a cordini e lacci, e per valutare i requisiti di infiammabilità secondo la TS EN 14878, riguardante il comportamento al fuoco dell'abbigliamento da notte per bambini.
In aggiunta a quanto riportato, si segnala che, con la Decisione Presidenziale n. 9392, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 32769 (3) il 31 dicembre 2024, a partire dal 1° gennaio 2025, la Turchia ha aumentato dal 30% al 40% il dazio supplementare all'importazione sulle calzature. Queste misure riflettono l'impegno della Turchia nel garantire standard elevati per i prodotti presenti sul proprio mercato e nel proteggere l'industria locale attraverso politiche fiscali mirate.
Lo Studio rimane a disposizione per ulteriori approfondimenti in materia.