Nel mese di giugno lo Studio ha fornito un aggiornamento in merito ad un’indagine avviata dal Ministero del commercio turco circa la potenziale applicazione di dazi antidumping per merce importata dalla Turchia e proveniente da Paesi UE.
Si specifica come la restrizione riguardava nello specifico i “tessuti di filati di filamenti sintetici (per abbigliamento)” e i “tessuti di fibre sintetiche o artificiali in fiocco” importati in Turchia da alcuni Paesi dell'UE, tra cui l’Italia.
Negli scorsi giorni il Ministero ha notificato di aver avviato, in conformità con il Comunicato sulla prevenzione della Concorrenza Sleale nelle importazioni (n. Com. 2024/8), una valutazione preliminare per l'apertura di due indagini di riesame alle restrizioni antidumping precedentemente citate; le indagini mirano a stabilire se revocare o meno le misure antidumping attualmente in vigore, in quanto il Ministero ritiene di aver raccolto prove sufficienti a sostegno di questa possibilità.
A titolo completivo forniamo la comunicazione completa ricevuta dall’ICE di Istanbul:
“In conformità con il Comunicato sulla Prevenzione della Concorrenza Sleale nelle Importazioni (nr. del Comunicato: 2024/8) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.32466 del 20/2/2024, è stata avviata, da parte del Ministero del Commercio, di sua propria iniziativa, una valutazione sull'avvio di un'indagine di riesame intermedio riguardante le misure antidumping attuate in relazione all'importazione di "tessuti di filati di filamenti sintetici (quelli per abbigliamento)" classificati nella posizione tariffaria doganale (codice HS) 54.07 ed originari/in uscita da 24 Paesi dell'Unione Europea (Germania, Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Croazia, Olanda, Irlanda, Spagna, Svezia, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Ungheria, Malta, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia e Slovenia).
In seguito alle analisi effettuate nell'ambito delle disposizioni della Legislazione sulla Prevenzione della Concorrenza Sleale nelle Importazioni, si è ritenuto che esistano prove sufficienti per avviare un'indagine rivolta alla revoca di tali misure.
Inoltre, in conformità con il Comunicato sulla Prevenzione della Concorrenza Sleale nelle Importazioni (nr. del Comunicato: 2024/8) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale nr. 32466 del 20/2/2024, e stata avviata una valutazione sull'avvio di un'indagine di riesame intermedio riguardante le misure antidumping attuate anche in relazione all'importazione di "tessuti di fibre sintetiche o artificiali in fiocco" classificati nella posizione tariffaria doganale (codice HS) 55.13, 55.14, 55.15, 55.16 (che sono) originari/in uscita da 23 Paesi dell'Unione Europea (Germania, Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Croazia, Olanda, Irlanda, Spagna, Svezia, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Ungheria, Malta, Portogallo, Romania, Slovacchia e Slovenia).
In seguito alle analisi effettuate nell'ambito delle disposizioni della Legislazione sulla Prevenzione della Concorrenza Sleale nelle Importazioni, si è ritenuto che esistano prove sufficienti per avviare un'indagine rivolta alla revoca di tali misure.
In caso di apertura di un'indagine, tramite il Comunicato che verrà pubblicato (appositamente) sulla Gazzetta Ufficiale, verranno fornite informazioni sulla sintesi non riservata della valutazione nonché su come accedere ai questionari. L'unita competente in materia e la Direzione Generale delle Importazioni.”
Lo Studio provvederà a fornire eventuali aggiornamenti e rimane a disposizione in caso di chiarimenti in materia.