I rapporti commerciali tra Italia e Marocco stanno crescendo nei settori dell’impiantistica, dell’edilizia e dell’agroalimentare. Sempre più imprese italiane si confrontano quindi con le modalità di pagamento previste dal sistema bancario locale.
Dal 2 gennaio 2024 è in vigore la Instruction Générale des Opérations de Change (IGOC 2024), che disciplina le operazioni valutarie. Ogni importazione deve essere domiciliata presso una banca marocchina, che apre un “dossier d’importazione”, verifica il contratto e autorizza il pagamento soltanto sulla base di documenti commerciali e doganali.
Gli strumenti ammessi sono:
- credito documentario;
- pagamento anticipato (generalmente fino al 30%, con eccezioni al 50% in settori strategici);
- pagamento differito dopo lo sdoganamento.
La normativa non indica alcuna soglia obbligatoria per l’uso del credito documentario: la scelta dipende dal contratto e dalla valutazione della banca.
Molte banche marocchine applicano internamente un limite di circa 200.000 MAD (18–20.000 €). Oltre tale importo, non consentono il semplice bonifico internazionale e richiedono strumenti documentari per ragioni di conformità e tracciabilità. Si tratta di una policy bancaria diffusa, non di un obbligo normativo.
Il credito documentario resta lo strumento più sicuro per l’esportatore. In operazioni rilevanti o con controparti nuove è possibile chiedere la conferma da parte di una banca europea, così da garantire il pagamento anche in caso di insolvenza dell’importatore.
Per chi intende esportare in Marocco, è consigliabile:
- coinvolgere la propria banca già in fase di trattativa;
- definire con precisione i documenti richiesti con la controparte;
- verificare acconti e modalità di saldo accettate dalla banca marocchina;
- valutare la conferma di una L/C per importi elevati o partner nuovi.
In Marocco non esiste alcun obbligo di credito documentario sopra i 20.000 euro. La soglia è frutto di una prassi bancaria volta a controlli più stringenti sulle operazioni di importazione. Per le imprese italiane la chiave è duplice: conoscere le regole IGOC 2024 e confrontarsi con la propria banca prima di definire i termini contrattuali.
Lo Studio resta a disposizione per ulteriori approfondimenti.