Con il Regolamento (UE) 2025/1926 la Nomenclatura Combinata cambia volto dal 1° gennaio 2026. A supporto della transizione, l’Agenzia delle Dogane ha diffuso il documento ufficiale con le tabelle di trasposizione tra i codici 2025 e 2026, uno strumento che diventa immediatamente operativo per imprese e operatori.
Le tabelle sono lo strumento che permette di capire quali sono i codici nuovi, e per i codici già esistenti che hanno subito variazioni, quale sarà la voce corrispondente nella nuova Tariffa. Quando una voce viene soppressa o sdoppiata, l’indicazione “Ex:” segnala che solo una parte del contenuto del codice 2025 migra nel corrispondente codice 2026. È il dettaglio che consente di seguire il filo della riclassificazione senza smarrirsi tra descrizioni aggiornate, accorpamenti e scissioni.
L’urgenza di consultarle non è burocratica ma sostanziale. Da un lato, le imprese devono aggiornare le proprie anagrafiche doganali e i sistemi gestionali per allineare codici articolo, regole di calcolo e controlli automatici. Dall’altro, l’impatto si riflette su dazi, restrizioni e sull’intero perimetro regolatorio collegato: dal CBAM ai prodotti a duplice uso, fino ai profili di conformità connessi alla normativa EUDR. Anche le decisioni ITV potrebbero richiedere un riesame, qualora le nuove voci modifichino contesto e presupposti tecnico-merceologici.
Lo Studio rimane a disposizione per approfondimenti in materia.